Cultura

Perché per gli italiani è più difficile parlare l’inglese?

Perché per gli italiani è più difficile parlare l’inglese?

L’inglese non è una lingua difficile, ma quanti italiani lo sanno parlare?

Parlare l’inglese sembra essere piuttosto complicato per noi italiani e ciò è stato confermato da una ricerca effettuata da Eurostat e l’organizzazione Education First (EF), secondo la quale, l’Italia si posiziona al 20esimo posto in Europa su 24. Il paese che parla meglio l’inglese è risultato la Danimarca, seguito da Olanda e Svezia.

Ma come mai l’Italia non riesce ad apprendere bene l’inglese? È tutta colpa del nostro sistema di insegnamento scolastico o dipende anche da noi?

Ebbene, nonostante l’inglese sia presente e ci avvolga quotidianamente in ogni fase della nostra vita tra canzoni, film e vocaboli, ormai divenuti di uso comune, per noi italiani, qualcosa non funziona nel processo di apprendimento della lingua inglese. Il che non significa che siamo meno intelligenti degli altri, ma semplicemente c’è un approccio sbagliato nello studio della lingua straniera che dipende sia dal metodo di insegnamento, sia dalle nostre predisposizioni e inclinazioni personali.
Secondo i dati della ricerca che stila la graduatoria dei Paesi che parlano meglio l’inglese, Danimarca e Italia alle scuole elementari svolgono le stesse ore di inglese a settimana. Entrambi i Paesi, infatti, dedicano 2 ore a settimana per lo studio della lingua inglese, ma allora perché i risultati sono diversi?
Il metodo pedagogico danese si concentra per lo più sull’espressione orale, ovvero sul far parlare l’inglese ai bambini mentre in Italia il focus centrale è più sulla scrittura e sulla grammatica. In Danimarca scuola e società incentivano i più piccoli (ma anche gli adulti) a parlare l’inglese, tanto che ben il 99% dei bambini e dei ragazzi danesi sotto i 12 anni lo padroneggia. In Italia, solo il 14% dei ragazzi.

Ma la scuola non è l’unico problema…

Perché per gli italiani è più difficile parlare l’inglese?

Tra le varie differenze dei due Paesi messi a confronto c’è anche il lasso di tempo che impieghiamo nelle attività ricreative durante il nostro tempo libero. Pertanto, la scuola non è l’unica colpevole:

  • il 93% dei danesi preferisce guardare i film in lingua originale con i sottotitoli. Per quanto riguarda gli italiani, solo il 19%;
  • il 58% dei danesi consulta siti web in inglese. In Italia, ciò lo fa soltanto il 26% delle persone;
  • l’84% dei danesi sfrutta le vacanze all’estero per parlare in inglese. Gli italiani che ne approfittano per parlare l’inglese all’estero sono solo il 47%.

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