Olimpiadi 2016: quanto valgono le medaglie olimpiche?
Le medaglie olimpiche hanno un valore diverso a seconda delle nazionalità degli atleti, si passa dai 150 mila euro per l’oro Italiano ai 0 euro per la Gran Bretagna… ma c’è un perché!
Vincere le medaglie olimpiche per un atleta è sicuramente una grande soddisfazione dopo anni di rinunce e allenamenti serrati. Non per tutti, però, arrivare sul podio equivale anche a guadagnare somme di denaro. Lo sanno bene gli atleti della Gran Bretagna, Svezia e Norvegia dove vige la regola: “niente soldi per le medaglie”, ma la possibilità di incassare il premio negli anni a venire attraverso apposite associazioni che offrono incentivi finanziari e collaborazioni pluriennali. In Italia, invece, accaparrarsi degli sponsor, una volta terminata l’Olimpiade, è più complicato. Per questo il Coni, per incentivare ancor di più i suoi associati, offre 150 mila euro alla medaglia più prestigiosa, 85 mila euro per l’argento e 50 mila per il bronzo. Tutti questi premi però sono da intendersi al lordo, quindi il guadagno viene notevolmente ridotto poiché l’aliquota è altissima.
Quanto vale quindi la medaglia d’oro nelle altre nazioni?
- Australia: 112 mila euro
- Belgio: 50mila euro
- Canada: 13,5 mila euro
- Cina: 28 mila euro
- Francia: 50 mila euro
- Germania: 20 mila euro
- Gran Bretagna: 0 euro
- Olanda: 25,5 mila euro
- Russia: 54 mila euro
- USA: 22,5 mila euro
Se queste cifre vi sembrano generose non avete ancora visto quelle dei seguenti Paesi…
Un oro a Singapore viene pagato quasi un milione di dollari, in Indonesia 500 mila dollari, in Kazakistan 300 mila dollari e Azerbaigian 333 mila dollari. La motivazione? Considerata la modesta tradizione di questi Paesi, un campione olimpico deve essere riconosciuto come una vera e propria leggenda a vita!