TECNOLOGIE

Anche le auto possono essere hackerate

Anche le auto possono essere hackerate

Al cinema o in TV lo abbiamo visto migliaia di volte, ma a volte la realtà supera la fantascienza.

Nei vari film di 007 o di spionaggio, in generale, abbiamo assistito diverse volte a scene incredibili… ma se vi dicessi che anche le auto possono essere hackerate e che è possibile controllarle da remoto mi credereste?
Due ricercatori in sicurezza hanno dimostrato come sia possibile accendere lo stereo a tutto volume, accelerare, azionare i tergicristalli o spegnere il motore anche a chilometri di distanza.
Nello specifico i due, Charlie Miller e Chris Valasek, hanno documentato le vulnerabilità del sistema Uconnect di una Jeep Cherokee.

Che cosa è il sistema Uconnect?

Il sistema Uconnect è l’apparato di infotainment con accesso a internet che permette di gestire l’autovettura e le funzioni di navigazione. Tramite un telefono cellulare usa e getta e un notebook, i due ricercatori hanno svelato come sia possibile individuare i veicoli in circolazione per mezzo dei loro VIN (Vehicle Identification Number), risalendo al loro indirizzo IP, coordinate Gps oltre che a marca e modello d’auto. Così facendo, i due hanno potuto tracciare su Google Maps gli spostamenti di milioni di automobili. Essi però non si sono fermati qui, ma hanno riprogrammato il chip che gestisce il sistema Uconnect, installando un firmware in grado disattivare freni, girare il volante e prendere il controllo dell’auto in modalità wireless anche a distanza di chilometri.

Le reazioni di Fiat Chrysler

Di tutta risposta la Fiat Chrysler ha richiamato 1 milione 400 mila veicoli negli Stati Uniti per la loro messa in sicurezza. Il richiamo ha coinvolto auto con touchscreen da 8,4 pollici, tra cui pick-up degli anni 2013-2015, auto sportive Dodge Viper , Dodge Charger e i Cherokee SUV di ultima generazione.

Tutto ciò che è connesso può essere vulnerabile

Non solo computer, tablet, smartphone… come ha dimostrato questa ricerca anche le auto possono essere hackerate.
Sebbene questo sia l’ultimo episodio in ordine temporale, in passato anche BMW ha dovuto mettere a punto un software per far fronte al car hacking. Degli hacker, difatti, avevano trovato delle falle e trovato un modo per sbloccare le porte delle sue autovetture.

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